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Il Fiume Topino d'estate
 
Il Fiume Topino 
 
Il Fiume Topino scorre allegramente lungo il nostro campo e riempie l'aria 
con il suono della sua  voce. 
 
E' una compagnia costante che 
segna e caratterizza in ogni momento 
le nostre giornate con la sua presenza 
e l'influenza che esercita sulle piante, sugli animali del bosco, 
sul microclima, sul nostro umore.
 
Il Fiume Topino d'inverno
 
Nasce a circa 5 km. a monte dalla nostra casa, alle pendici del Monte Pennino
le sorgenti ricadono nei terreni della Comunanza Agraria di Bagnara (https://www.youtube.com/watch?v=ePqINfM-mEQ), piccolo centro del comune di Nocera Umbra, 
a 649 metri sul livello del mare. 
Nel primo tratto di percorso il Fiume Topino supera un forte dislivello, formando le belle cascate delle Fercie (nome popolare delle Felci, presenti in gran numero lungo le sponde della cascata), 
strette fra gole profonde ed una esuberante vegetazione. 
 
Fiume Topino Cascate delle Fercie
 
Fiume Topino Cascate delle Fercie
 
Fiume Topino Cascate delle Fercie
 
Il FiumeTopino percorre 77 km. fra le colline dell’Umbria, 
prima di andare a confluire nel più grande e famoso fiume Tevere. 
 
Lungo il suo corso raccoglie le acque di un gran numero di corsi d’acqua, (i fiumi Menotre, Teverone, Timia, i torrenti Caldognola, Alveolo, Chiona, Attone, Ose, Tattarena e il Fosso dell'Anna, il Maroggia ed il Clitunno che reca le acque perenni della sua celebre sorgente dell Fonti del Clitunno) ed attraversa i comuni di Nocera Umbra, Valtopina, Foligno, Bevagna, Cannara e Bettona. Si unisce al fiume Chiascio in località Passaggio di Bettona, per riversare quindi le proprie acque nel Tevere
Nell'antichità era conosciuto prima con il nome umbro di Supunna 
(da cui il nome della divinità umbra Supunna) e poi con quello latino di Timia
Dopo pochi chilometri riceve le acque del Fosso di Bagni 
e lambisce l'abitato di Nocera Umbra in direzione di Foligno
 
La portata d'acqua del Topino è molto significativa 
e ha permesso la crescita nei secoli di attività economiche legate alla sua presenza, mulini, fabbriche, segherie;  
tuttavia oggi la portata è considerevolmente ridotta a causa 
della captazione delle acque alla sorgente, acque che alimentano  
gli acquedotti perugini, riducendo aspetti caratterizzanti del fiume,   
come la pesca e riducendone l'impatto sul territorio; nonostante ciò, resta il maggior tributario del Tevere. 
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Il fiume Topino è citato anche da Dante Alighieri nell'XI Canto del Paradiso: 
 
"Intra Tupino e l'acqua che discende 
del colle eletto dal beato Ubaldo, 
fertile costa d'alto monte pende, 
 
onde Perugia sente freddo e caldo 
da Porta Sole; e di rietro le piange 
per grave giogo Nocera con Gualdo.  
 
Di questa costa, là dov’ ella frange 
più sua rattezza, nacque al mondo un sole, 
come fa questo talvolta di Gange. 
 
Però chi d’esso loco fa parole, 
non dica Ascesi, ché direbbe corto, 
ma Orïente, se proprio dir vuole."